B.B.B. | le origini

La storia del British Bikes’ Best inizia nella Milano degli anni ’60. Con la guerra alle spalle, l’Italia si lanciava nel grande “boom”, quello del tutto è possibile, della crescita, dei sogni. Di un futuro che non poteva che essere magico.

il mitico Gino Ghezzi

In quegli anni le moto inglesi stradali sbarcavano nel Bel Paese grazie al contributo del Siur Luigi – detto Gino – Ghezzi, l’appassionato e indimenticato importatore che innescò la passione per le britanniche a partire dalle BSA di Birmingham per poi proseguire con le Triumph e le Norton.

In quel clima da Swingin’ London, il Gino Ghezzi aveva fatto nascere il BSA Owners Club, un gruppo esuberante con il quale girare il mondo in occasione degli annuali International Rally.

Con gli anni Settanta, arrivò la crisi, le giapponesi e mille altre scellerate follie manageriali in terra britannica… Risultato? I blasonati marchi inglesi accusarono duramente il colpo.

In Italia, il riverbero negativo si fece sentire e gli entusiasmi calarono mestamente fino a quella notte d’inverno del 1981 – per l’esattezza alle 21,45 del 27 novembre – in cui Massimo Borghesi e Tullio Frosini  vergarono su un tovagliolo di carta (a casa del Borghesi) l’atto costitutivo del B.B.B.: nasceva così il British Bikes’ Best.

Da un’intervista rilasciata alla rivista Bikers Life, così commenta Tullio Frosini: “Verso la fine degli anni Settanta, l’avvento delle moto giapponesi era ormai consolidato e si può dire che ormai erano padrone assolute del mercato. Questo indusse la maggioranza dei possessori di moto inglesi a una diserzione in massa passando così armi e bagagli… al nemico! Per giunta, il presidente prof. Palazzi, ormai molto anziano e soprattutto malandato dette forfait, e il nostro Gino Ghezzi, avvilito e sconfortato, non ebbe la volontà di prendere in mano la situazione. Per queste ragioni il vecchio club si disperse. Dopo circa un paio d’anni, nei quali attraverso un club di transizione cercai di raggruppare i vecchi superstiti soci passati ad altre moto e quelli ancora a cavallo delle britanniche, fondai con Massimo Borghesi l’MC British Bikes Best nel 1981. Con estrema soddisfazione debbo dire che come BBB siamo comunque pienamente degni dei nostri illustri predecessori. Abbiamo da loro colto l’eredità spirituale. Avendo attraversato entrambi i periodi posso assicurare che c’è un unico filo conduttore, identità d’intenti e una comune filosofia della moto e dell’andare in moto che fu dell’epoca del Gino. Questo lo si deve anche ai precedenti Presidenti Marco Pennati e Carlo Amietti che si sono prodigati con lo spirito giusto e all’attuale presidente avv. Alberto Bucolo che, con passione, entusiasmo e pazienza, guida le sorti del club.”